L’edondozia si occupa della parte interna del dente, l’endodonto. In pratica si occupa di curare quello che c’è nel canale del dente stesso – Cure canalari.

Quando la carie con i suoi prodotti acidi arriva ad infiammare la polpa del dente (pulpite) si ha un forte dolore che colpisce tutta la parte della faccia e non si riesce ad individuare. In questo caso bisogna rimuovere al più presto la carie e la polpa del dente e il dolore passa.

Quando un dente muore all’interno resta la “polpa” o “nervo”, che va in putrefazione I prodotti nocivi uscendo dall’apice della radice del dente creano una reazione dell’organismo chiamato “granuloma” che distrugge l’osso circonstante. A volte la lesione si scopre in radiografia, a volte c’è una dolorabilità masticando sul dente, a volte c’è dolore forte e può svilupparsi un ascesso con gonfiore. Per curare questi problemi bisogna pulire l’interno della radice. Le tecniche utilizzate nel nostro studio seguono i più moderni orientamenti, conservando al massimo la struttura del dente, lavorando con i più moderni strumenti in ambiente asettico, riuscendo quasi sempre a far guarire i “granulomi”, salvando il dente stesso. In particolare il dott. Callegher utilizza il microscopio intraoperatorio che permette di trattare i casi anche più difficili.

Cure canalari

Quando un dente muore all’interno resta la “polpa” o “nervo”, che va in putrefazione. I prodotti nocivi uscendo dall’apice della radice del dente creano una reazione dell’organismo chiamato “granuloma” che distrugge l’osso circonstante. A volte la lesione si scopre in radiografia, a volte c’è una dolorabilità masticando sul dente, a volte c’è dolore forte e può svilupparsi un ascesso con gonfiore. Per curare questi problemi bisogna pulire l’interno della radice. Le tecniche utilizzate nel nostro studio seguono i più moderni orientamenti, conservando al massimo la struttura del dente, lavorando con i più moderni strumenti in ambiente asettico, riuscendo quasi sempre a far guarire i “granulomi”, salvando il dente stesso.

Scopri i casi

Un buco che si apre all’improvviso su di un dente può essere dovuto ad una grande carie! A volte scava una cavità che non si vede fino a quando non comincia a fare male. Per questo sono importanti le visite periodiche dal dentista.

La carie si evidenzia delle radiografie come una macchia più scura. In questo caso la carie ha sottominato la parte superiore che è crollata. La macchia scura è vicino alla polpa del dente – “nervo” – il quale trasmette il dolore.

La radiografia mostra una carie che è arrivata fino al cosiddetto “nervo” o polpa del dente e crea un forte dolore, chiamato pulpite. È come se dell’acido venisse a toccare il nervo. Si rende necessaria una cura canalare in urgenza. Dopo aver rimosso la carie e il “nervo” il dolore passa subito. I canali vanno disinfettati e poi chiusi con un materiale chiamato guttaperca (nella seconda radiografia si vede del materiale bianco che riempe i canali ed è segno della cura canalare). In questo caso c’erano 4 canali, mentre normalmente sono 3! E’ molto importante che vengano puliti tutti!

La cura canalare va fatta usando la diga che è tenuta ferma dall’uncino che si vede in radiografia. La diga evita che il dente si infetti con la saliva e che gli strumenti possano cadere in bocca.

Se resta della polpa questa va in necrosi (un pezzo di “carne” che imputridisce nel dente) e si formano i granulomi come reazione. Il dente viene ricostruito e verrà tenuto sotto controllo nel tempo!

La paziente presentava un sorriso rovinato da un incisivo centrale con colore e forma sbagliati. Anche la vecchia corona sull’incisivo laterale di sinistra aveva un colore errato e il dente sottostante era cariato. Abbiamo deciso per il trattamento meno invasivo possibile intervenendo solo sui denti rovinati.
Abbiamo fatto una corona su incisivo centrale dando la gusta morfologia alla gengiva e rifatto la corna su incisivo laterale. Sull’incisivo centrale di sinistra sono state rifatte le vecchie otturazioni.

La paziente presentava due vecchie corone che non soddisfacevano le sue aspettative estetiche e riferiva una persistente infiammazione gengivale associata, che le causava disagio. Dopo un’accurata valutazione clinica e diagnostica, sono state realizzate e posizionate due nuove corone protesiche, progettate per migliorare sia l’estetica sia la salute parodontale.

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